venerdì 24 ottobre 2008

Ogni volta che mi sbronzo ( poesia ignorante )


Ogni volta che mi sbronzo
Il mattino è un pugno in faccia

Il vocione di mio padre è un tuono

La finestra che si apre una saetta

E il cesso un rifugio
Dove rendere l'anima

Non riesco a non pensare

A rum, long island e vino e birra

Conati e biochetasi
Acqua che corre.

E testa nel lavandino.
Il gatto vuole cibo ed io

Quasi cado poi

Vomito, cago, mi pettino
.
Son già pronto

Per la prossima


giovedì 16 ottobre 2008

Miyake Jun - " Innocent bossa in the mirror " (2002)


1. Cai Nessa
2. Gaiato
3. Lista De Praia
4. Trejeitos
5. Titia Inocencia
6. Creamy Thighs
7. A Lua Pela Grade
8. Tres
9. Giraffe In Green
10. As Tears Go By


Diceva William Burroughs, spalleggiato da Aurie Anderson, che il linguaggio è un virus, e tra i linguaggi musicali, la bossa nova è stata la più virulenta di tutti. Per dire, in Giappone ha attecchito quasi subito, e capita che uno dei più bei dischi di bossa nova del 2002 venga da lì. Certo, il tastierista Jun Miyake ha chiamato a sé amici come Vincius Cantuaria, Arto Lindsay e Peter Scherer, compagno di scorribande di quest’ultimo nei Greed, ma osserviamo che dei rispettivi complici ha preso solo la parte migliore: questo disco non ha la a volte eccessiva cerebralità di Arto Lindsay, né la pesantezza dello spleen di Vinicius Cantuaria, e anzi mantiene un’ammirevole leggerezza sensuale per tutti i suoi 42 minuti. Il disco è una successione di delicati acquarelli, molto omogenea nell’eleganza, mai piatta, a partire dal brano di apertura “Cai nessa”, cantato da Vinicius Cantuaria, fino alla chiusura affidata a una versione in brasiliano di un classico degli Stones, “As tears go by”, cantata anch’essa da Vinicius Cantuaria. Altri elementi si aggiungono all’orizzonte sonoro, come l’evidente omaggio a un compositore colto ma di attitudine popolare come Erik Satie, soprattutto in “Lista de praia” (#3), che riecheggia con tutta evidenza le sue “Trois Gymnopedies”. Un obbligo d’acquisto per chi è in cerca di un disco di bossa nove sottilmente sensuale, moderna, evocativa e raffinata.

(Recensione di Mauro Montalbani di Musibrasil.net)
Mi sembrava impossibile che esistesse la bossanova in Giappone, è stata una scoperta casuale e gradita. Pensavo che la collaborazione nippo-brasiliana si esaurisse con la naturalizzazione di qualche calciatore e invece scopro che sto tizio e i suoi amici suonano veramente coi controcazzi! Da non crederci, grande Jun Miyake, grandi giapponesi!

martedì 14 ottobre 2008

Ladri di biciclette ( V. De Sica 1948 )


Titolo originale : Ladri di biciclette
Titolo vers. inglese : The bycicle thief
Regia : Vittorio De Sica
Cast : L. Maggiorani, E. Staiola, L. Carelli, G. Saltamerenda, V. Antonucci
Musiche : Alessandro Cicognini
Durata : 92 min.
Voto :
10



Il collocamento assegna ad Antonio Ricci un lavoro di attacchino. Il Ricci, disoccupato, è felice come una pasqua per aver trovato un impiego ma al primo giorno di lavoro gli rubano la bici che gli indispensabile. Cerca di ritrovarla girando per Roma col figlio Bruno, tra piazza Vittorio, Porta Portese e lo stadio Nazionale ( oggi Stadio Flaminio, ovvero dove la nazionale gioca a rugby ).



Sarà perchè il genere mi piace, sarà che mi è più accessibile il neorealismo (nonostante abbia visto una versione sottotitolata male in english) ma a questo film dò un 10. Gli attori sono sconosciuti ma perfetti nelle loro parti, specialmente Enzo Staiola ( Bruno ). Direi che questo è stato il film giusto nel momento giusto. Il finale è amaro ma coerente. Vittorio De Sica strepitoso alla regia. Purtroppo il figlio erediterà dal padre solo la somiglianza fisica.



sabato 11 ottobre 2008

Diaframma live in Thermopolis, Wyoming 10-10-2008


Si era un pò dubbiosi sui Diaframma (o meglio, su Fiumani e altri due tizi non importanti). Temevamo molte canzoni di album nuovi e quindi ci si è muniti di gran birrame come valvola di sfogo. Fiumani lo si vede sul tardi, dopo una band locale un pò penosa, due canzoni di Alessandro Grazian e svariati rabosi.
Suonano "Caldo", "Amsterdam", "Siberia", "Boxe", "Delorenzo" e molte altre canzoni che conosco, sono veramente soddisfatto. Michele Fusaro ed io si riflette, è più triste uno che va a riproporre i propri vecchi successi in paesini sperduti o uno che sforna album nuovi tutti uguali e fa il pieno a san siro? Decidiamo che è più triste Vasco. E andiamo a prendere altre tre ombre.
Non mi capacito ancora di come faccia la mia maglia a non essere macchiata dopo che c'è caduto sopra un bicchiere di rosso. Già che ci sono ordino altre due ombre.
Guardiamo un pò le bariste carine, rifletto sulla mia condizione e sul fatto che sono nella stessa situazione di Zeno Cosini ma non ricordo se a lui è andata bene o no. Deliro per un pò, gli altri due mi deridono ed han ragione e ridiamo di me e di un leso e "Labbra blu" in sottofondo non c'entra niente ma va bene uguale.
Insomma, concerto positivo. Alcol giusto (medio-alto), solite figure di merda con ragazze, buona musica e grandi pirlate.

venerdì 10 ottobre 2008

I racconti della luna pallida d'agosto (雨月物語、K. Mizoguchi 1953)



Titolo originale : 雨月物語, Ugetsu monogatari
Titolo vers. inglese : Tales of Ugetsu
Regia : Kenji Mizoguchi
Cast : Machiko Kyo, Masayuki Mori, Kinuyo Tanaka, Sakae Ozawa, Mitsuko Mito, Saburo Date.
Musiche : Fumio Hayasaka, Tamekichi Mochizuki, Ichirô Saitô
Durata : 94 min.
Voto :
8

Ambientato nel medioevo giapponese, il film è la storia di due fratelli che per le loro ambizioni abbandonano le mogli. Tobei è un contadino che vuole diventare un samurai, Genjuro un abile vasaio che vuole darsi al commercio. A causa della guerra che si avvicina, le due famiglie tentano la fortuna in città. Qui, diventati ricchi per la vendita dei vasi, abbandonano mogli e figli. Tobei si arruola tra i samurai, Genjuro è ospite di una ricca e misteriosa principessa che vuole sposarlo. Dopo aver raggiunto l'apice del successo militare (grazie ad un colpo di fortuna), Tobei trova la moglie in un bordello e, pentito, decide di ritornare a casa. Genjuro grazie all' intervento di un vecchio saggio si accorge che la pricipessa è un fantasma, rinsavisce e torna anche lui dalla moglie.


giovedì 2 ottobre 2008

Sessomatto ( D. Risi 1973 )



Regia : Dino Risi
Cast : Laura Antonelli, Giancarlo Giannini, Alberto Lionello, Duilio Del Prete

Durata : 120 min
Musiche : Armando Trovajoli
Voto : 7,5

Film ad episodi incentrato sul sesso, non è un capolavoro ma si guarda molto volentieri. Molto bravi in tutte le parti sia Giannini che la Antonelli. Episodi migliori: "Non è mai troppo tardi" , "Un amore difficile" e "Viaggio di nozze".

Passato ieri sera su una nota rete abusiva (350000 euri di multa al giorno per qualcosa di divertente che siano il giusto prezzo da pagare? Mah..).

Tirez sur le pianiste ( F. Truffaut 1960 )



Titolo versione inglese : Shoot the piano player
Titolo versione italiana : Tirate sul pianista
Regia : François Truffaut
Cast : Charles Aznavour, Marie Dubois, Michèle Mercier, Albert Remy, Nicole Berger
, Serge Davri
Durata : 77 min
Musiche : Georges Delerue
Voto : 8,5


Un pianista un tempo ricco e celebre si guadagna da vivere suonando in una bettola. Una sera appare nel locale il fratello, un ladro spiantato, inseguito da due tizi. Riesce a fuggire ma mette nei guai il pianista e gli altri due fratelli.



Bel noir, molto particolare e innovativo per l'epoca, che consacra Truffaut ( al suo secondo film ) come regista simbolo della Nouvelle Vague. Fantastici i "gangster" grotteschi, mi azzardo a dire che probabilmente Cimino si è ispirato a questo film per i personaggi di Rosso e Goody ne "Una calibro 20 per lo specialista". Un paio di chicche:
- E' il film più vecchio che abbia visto finora in cui compare un seno nudo.
- Uno dei due sgherri pronuncia la battuta "Giuro sulla testa di mia madre, che possa morire", segue scena di un secondo in cui una vecchia stramazza al suolo. Micidiale.
Ecco un trailer in lingua originale sottotitolato in inglese: