giovedì 31 dicembre 2009

Uomo di merda 2009: And the winner is..


L'uomo di merda 2009 è lui: Il buon vecchio Capezzone, distintosi particolarmente nel corso dell'anno per leccaculismo, voltagabbanismo, faccia come il culo e molto altro ancora. Un mix tra petulanza e servilismo, un vero fuoriclasse.

Grazie a chi ha "votato", ricchi premi & cotillons per tutti. Ma anche no. Ahah!

Salumi a tutti,

vi auguro un 2010 di tette e culi e quello che volete voi. Buon anno!



lunedì 14 dicembre 2009

Just a perfect day


Solo due righe per ricordare una giornata pressochè perfetta:

- sveglia alle 11, coffee & cigarette


- pranzo con carbonara et scaloppine ai funghi


- il Chievo vince

- il Milan perde in casa


- cena a base di kebab

- al comizio il premier parla. Ma c'è anche chi Tartaglia


- un buon film in ottima compagnia

- si fa all'amore


- musica brazileira alla radio sulla via del ritorno


- nanna con il sorriso


Che chiedere di più?




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lunedì 9 novembre 2009

Il settimanario - 01

...ovvero una sorta di classifica disomogenea della cose più significative dell'ultima settimana o giù di li. A mio insindacabile (tanto chi perderebbe tempo a sindacarlo?) giudizio.


3° posto: Il curry rice made in Von Manten.



Dopo mesi di ricerche e tentativi disastrosi ce l'ho fatta. Il piatto preferito nel paese del Sol Levante ora si può gustare anche a casa mia, qui a Chattanooga, Tennessee.



2° posto: Johnny Ace - "Pledging my love".






Colonna sonora di un film cattivissimo (infatti il titolo è "Il Cattivo Tenente") eppure canzone romanticissima al limite del melenso. Merita perchè fu un successo postumo: Johnny Ace morì prima che uscisse il disco. Di cosa? Di roulette russa. Ciò lo rende un personaggio che spacca. Indubbiamente.



1° posto: Il Marocchino Nano.


Il Marocchino Nano (vedi foto sopra)...un piccolo grande. Venducchia fumo agli adolescenti, lo sfrattano dalla sua baracca ma lui non demorde. Suscita stupore in quanto di notte porta in giro carrelli della spesa con sopra rete e materasso. Suscita stupore soprattutto il fatto che ad un occhio non attento possa sembrare di vedere un carrello che va avanti da solo. Esprime il suo dissenso con "vaffanculo" sbiascicati al termine di ogni frase ed è un noto sostenitore del crocifisso in aula e del Maalox. Un vip ormai, credo lo voterò alle prossime elezioni.



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venerdì 30 ottobre 2009

mercoledì 13 maggio 2009

Tarako, tarako, tappuri tarako!

L' esperienza tokyoita si è conclusa domenica...Ora ho un bel pò di nostalgia, potrebbe pure scendere la lacrimuccia...
Meglio che mi guardi il video del tarako che almeno mi tira un pò su...



giovedì 30 aprile 2009

martedì 21 aprile 2009

Serate preoccupanti

Ore 22.45. Stiamo cucinando dei folpi (polipi per chi non è texano) e interviene Guerlain, il nostro compare d' appartamento guascone. "Andiamo a bere una birra?" Domanda funesta. Ma va bene si va.
Destinazione Roppongi. Vi risparmio racconti sugli afro-americani (ma diciam pure negracci và) che tentano di farti entrare in strip-clubs. E pure i racconti sui primi quatro posti visitati (nonostante la presenza di indigene carine e ormai agganciate). Comunque.
Al quinto club mi ritrovo messo cosi :


Insomma, al quinto locale si trovano due tipe esteggianti. Avendo una discreta dose di ormoni (io e il sig. Guerlain, Michele Fusaro no causa matrimonio impellente) si prova a ballare. O meglio, ci si lascia ballare, o qualcosa di simile. E in breve mi trovo come sopra. Segue "tragica foto ricordo della serata"



Notare l' espressione sobria. E il look delle suddette tipe. (tralatro lo so, tipa sulla destra mooolto meglio. Ma dopo svariati scoteces non importa).

Ora please guardate il suddetto video :




Ecco. Un' analogia. Guerlain (il Calboni della situazione) aveva tastato la situazione. E le ragasse gettarono la maschera. 15000 yen (117.37 pleuri al cambio attuale).
Ecco. Non conscio della situazione parlo. E parlo. E, sbronzo come pochi, parlo ancora.
La provvidenza fece che le due tipe fossero del mestiere ma in serata libera. E pure il Calboni della situazione rinunciò (anche se, ad onor del vero, la tizia più gnocca delle due mi ha dato il numero. Ma era Calboni quello che doveva concludere e così gliel'ho ceduto. Buon per lui?).
Ecco. Michele Fusaro fuggì all'inizio dell' ambaradan. Io restai, non a torso nudo fortunatamente (per chi mi vedeva), fino alla fine. Vidi il letto alle 10 di mattina.
Che altro dire? Alla fine me la son cavata bene come costo della serata, quindi se venite in Tokyo fatelo pure voi. Da morir dal ridere. Soprattutto per chi è stato così fortunato da vedere dei coglioni farneticanti a petto nudo in una disco.

P.S. Non ho azzeccato manco un tempo verbale. Ma mentre scrivo sono un pò alterato. Olè.


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giovedì 2 aprile 2009

giovedì 19 marzo 2009

martedì 17 marzo 2009

Just out of our window

Ecco, a casa se mi mettessi a filmare dalla mia finestra non vedrei mai una scena del genere... W i bimbi jappi!


domenica 15 marzo 2009

Tokyo-iti...ovvero iti a Tokyo


I due copains d' abord alla partenza. Viaggio con compagnia aerea vikinga (hostess bionde, risotto con spinaci e falafel). Rubiamo anche la copertina e la bustina beauty-case. Bisogna farsi riconoscere in qualche modo quando si è in giro per il mondo.

Inizio d' avventura lievemente traumatico ma siamo soddisfatti anche se sono pazzi, in macchina vanno tutti contromano (ahahah). L' impatto con la metro non è dei migliori ma grazie ad un tizio pieno di tic e un impiegato sbronzone (che ci regala pure dei dolcetti) riusciamo a venirne fuori e capirne qualcosa. Per il momento nient' altro da segnalare..


a parte questo splendido esemplare di Fidelis Andria 20 Cv !

mercoledì 18 febbraio 2009

sabato 14 febbraio 2009

General Echo & Madoo - " Hotel Fee "



Dato che è S. Valentino e come al solito mi ritrovo single (non trombante) piazzo qui una bella canzonetta di General Echo, tralatro un bel personaggio del reggae degli albori. Perchè proprio questo pezzo? Beh, perchè parla di "pussy" e "vaseline" e non di amore ecc. Ho una certa avversione alle love songs in questo periodo. Sarà invidia? "Hotel Fee" proprio ieri mi ha fatto fare due ghignate tra me e me. Insomma, ascoltatela. E (B)happy valentine's day to everybody.


General Echo & Madoo - Hotel fee (8.8 Mb)


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martedì 10 febbraio 2009

Desiderio di omicidio (赤い殺意 , S. Imamura 1964 )



Titolo originale : 赤い殺意, Akai satsui
Titolo vers. inglese : Intention of murder, Unholy desire
Regia : Shoei Imamura
Cast : Masumi Harukawa, Akira Nishimura, Shigeru Tsuyuguchi, Ikuko Kusunoki, Haruo Itoga
Musiche : Toshiro Mayazumi
Durata : 150 min.
Voto :
7.5

Il film verte sulla figura di Sadako, una giovane donna poco istruita che sposa Jiichi, un ambizioso professore che aspira a diventare direttore di una biblioteca. Sadako, orfana fin dalla prima infanzia, viene allevata dalla madre di Jiichi, presso cui svolge la mansione di "sguattera". Essendo una figlia illegittima non entra nello stato di famiglia ed è continuamente rimproverata dal marito per la sua scarsa intelligenza. Nonostante questo Sadako sembra contenta, ha l'amore del figlio Masaru e ciò le basta.

Una sera, mentre il marito è ad un congresso e Masaru è dai nonni , un uomo entra in casa di Sadako per rubare e la violenta. Lei non osa raccontare il fatto al marito per paura che la ripudi, è decisa a dimenticare tutto. Ma l'uomo si rifà vivo, gli resta poco da vivere e Sadako diventa la sua ossessione.


La protagonista è combattuta tra diversi sentimenti, l'odio per l'uomo che l'ha violentata e nel contempo la compassione del suo amore verso di lei, e il senso di colpa per aver tradito il marito (quindi la famiglia che l'ha allevata) ed il figlio. Come finirà?


Insomma, un buon film, anche se di Shoei Imamura preferisco "La vendetta è mia" (tralaltro le tematiche sono simili in ambedue le pellicole). Dal punto di vista registico e della trama è ottimo, forse però 150 minuti di film sono troppi, a tratti è un pò lento e non è proprio il massimo come accessibilità. Una chicca per gli appassionati del genere.

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martedì 3 febbraio 2009

All' improvviso l' incoscienza


P.S. Trovate il mio intervento su L' Arte del Nastrone Vol. 2 . Sappiate che è figlio di una bottigliazza e mezza di novello.

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lunedì 2 febbraio 2009

Supergut ?


Arrivo a casa verso l' una ieri sera. Mi vien voglia di risotto con la zucca e mentre lo preparo accendo la tv.
Scopro che danno il superbowl su uno dei canali della televisione di stato e decido di guardarlo, in fondo ho sempre considerato il football americano uno sport da coglioni ma decido di dargli una chance. La mia ignoranza in materia è pressochè totale e cerco di capirne un pò di più.
Allora :

1 Ad ogni placcaggio si ferma il gioco, ciò vuol dire che ogni azione non dura più di 10 secondi
2 I giocatori esultano per qualche placcaggio e non capisco perchè.
3 La azioni di gioco sono tutte frutto di schemi preparati. Spazio alla fantasia zero.
4 Il touchdown vale 6 punti, la trasformazione 1. Ma si trasforma da posizione centrale, la segnerei pure io.
5 L'intervallo dura 30 minuti su per giù e suona Springsteen. Vacca boia, speravo ancora nelle zinne di Janet Jackson. La filosofia è "cazzo ce ne frega della partita, facciam divertire la gente". Spettacolo a tutti i costi insomma. Americanate.

Per la cronaca vince Pittsburgh su Arizona 27 a 23. Mi chiedo per quale strano motivo la tv di stato abbia comprato i diritti televisivi. Mah! E mi chiedo come cazzo facciano milioni di americani a trepidare per sta carnevalata..
Realizzo quindi, con cognizione di causa, che il football americano è uno sport da coglioni. Senza dubbio alcuno.

Insomma, per concludere, al prossimo superbowl accenderò la tv e senza perder tempo metterò subito su Lea di Leo.


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sabato 31 gennaio 2009

Il n' y a plus le Gilles...


Era il mio posto preferito nella zona di Chattanooga, Tennessee. Giornate perse a far finta di pescare, alzavo gli occhi e vedevo Gilles sopra la cascatella che vegliava su di me. Fu una primavera in cui ritornai padrone ancor della mia vita, tra libri di Soriano, dialoghi sui massimi sistemi e sigarette. Un ottimo periodo. E quel Gilles ne era il simbolo.

E ora invece c'è un muro bianco. Un colpo di spugna su dei bei ricordi, il tempo che passa e si porta via tutto.

Adieu cara parete del Gilles, berrò un bicchiere alla tua..

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giovedì 29 gennaio 2009

La grande abbuffata ( M. Ferreri 1973 )



Titolo vers. francese : La grande bouffe
Regia : Marco Ferreri
Cast : U. Tognazzi, P. Noiret, M. Mastroianni, M. Piccoli, A. Ferrol, S. Blondeau
Musiche : Philippe Sarde
Durata : 130 min.
Voto :
10 + (capolavoro)









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domenica 18 gennaio 2009

Roba per Freud


Mercoledi notte, in piena fase R.E.M.

[Sono con una ragazza a Miami, Florida e stiamo attraversando un ponte. E' giorno. Lei non so chi sia, però nel sogno la conosco. Un gaglioffo con un giubbotto catarinfrangente le si avvicina, cerca di frugarle nella borsa ma me ne accorgo e lo respingo via.
Questi tira fuori un coltello, cerca la rissa. Noi non ci pensiamo un istante e scappiamo via a gambe levate.
Troviamo rifugio nell' appartamento della ragazza. Mi dice "Stai tranquillo, dormi qui stanotte." Accetto di buon grado. Arrivano i suoi coinquilini, mi squadrano ed io son un pò a disagio. Uno di loro mi dice che dovrò accontentarmi di dormire per terra, per me va bene, sono contento.
La ragazza sparisce assieme ai tipi con cui divide l' appartamento. Resto solo per un pò ed inizio a chiedermi cosa cazzo ci faccio lì. Poi lei ritorna, mi prende per mano e senza dire una parola mi conduce alla porta di un' altra stanza. Apro e ci troviamo davanti un capannone con delle giostre dentro. Nonostante siano in movimento non c'è nessuno, tranne due guardiani che hanno il compito di non far salire nessuno. Un luna park perfetto, manca solo la gente.
Stiam li a guardare, siamo di buonumore entrambi. Dopo un pò mi stanco e le dico " Montiamo su, a sto punto! " Mi sorride e accetta. Come saliamo su una macchinina i due guardiani danno in escandescenza e ci tocca scappare di nuovo. Fuori è notte. Si aggrega a noi un tizio X, che ci dice che per raggiungere la meta (piazzale delle corriere) dobbiamo per forza farci un pezzo di strada a testa sui trampoli. Inizia lui. Poi tocca a me, io lo trovo assurdo e sghignazzo, loro due (si conoscono) son serissimi invece. Salgo sui trampoli, ma dopo 10 metri cado e finisco in un canale. Guardo i miei due compagni di fuga, se ne stanno lì zitti, con un' espressione tra lo stupito e l'indignato.
Ed io, in acqua, che rido e rido e non la smetto più...]

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Ne ho fatti di sogni assurdi, comunque questo merita di sicuro la top ten.
Secondo voi il vecchio Freud che ne direbbe? Mi propongo per il futuro di scrivere qualcosa a riguardo. Ispirazione permettendo, s'intende..


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giovedì 15 gennaio 2009

Sunworshipper ( Mylo )



Uno dei miei ultimi ascolti preferiti.

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Bene, per risolvere i miei problemi e smetterla con le droghe perchè ne ho avuto abbastanza...

Forse basterà tirar fuori la mia bicicletta.

Imboccare la Highway 1.

E ritrovarmi un giorno ad Eureka, California

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giovedì 8 gennaio 2009

Occasioni perse...ebbene si comincia mica troppo bene



Le occasioni d'oro non capitano spesso, anzi quasi mai. Nella vita come nel calcio, che della vita è metafora pressochè completa. La mia ultima occasione d'oro persa è stata lunedi. Lasciam perdere che forse non è stata tutta colpa mia, tanto alla fine non cambia nulla. Fatto sta che ieri, parlando con Mike Fusaro & moglie, scopro di aver (o non aver?) fatto l'ennesima coglionata con l'altro sesso.. Nulla di grave, beninteso, ma abbastanza da farmi prendere una bella sbronza solitaria e tirare due-tre mila porkys. E stamani mi alzo alle 7, non riesco più a pigliar sonno, per i conati di stomaco ma soprattutto per il rimuginare. Accendo il PC. Scrivo su Google: " persa un occasione d oro perchè sono coglione " E trovo questo, che copio-incollo pari pari:

[Se me lo raccontassero farei fatica a crederci. Davvero. Sono cose che uno crede che non succedano. Eppure. Eppure se il protagonista della vicenda sono io accadono. O meglio: quello incredibile sono io. Allora, la questione è semplice. Sabato mi sono trovato una tetta in mano. Specifichiamo: una tetta con attaccata una persona. E nel suo piccolo una bella tetta, a dire il vero niente affatto piccola. E anche la persona non era male. Ma io ho detto no grazie. Capite? No grazie! Sono due giorni che prendo a testate il muro. Metaforicamente, ma una capocciata vera ce l'ho data, come promemoria. Quindi ho anche un bernoccolo. Vi starete domandando come mi è capitata in mano una tetta e soprattutto perchè ho detto quello che ho detto (e non pensate subito male: non ero in uno strip club). Sabato sera. Si esce io e i soliti amici. Pochi invero. Destinazione Lago Michigan. Un amico di amici è particolarmente spigliato (nonchè brutto, ma non si dice). Combina chissàcome un piacevole rande-vouz con fauna femminile. Il mio tasso alcolico era preoccupante. E infatti sono stato simpatico. Finisce che si inizia a parlare con questa fanciulla in un romantico tete-a-tete nel parchetto del paese lacustre. Non era male, almeno mi pare. Ebbene, ebbro e ingrifato ci provo. Ed ella ci sta. La bacio. Le frugo nella maglietta. Trovo delle gradevoli sorprese. E tutto ciò nell'arco di pochi istanti. Lei mi sussurra "perchè non prendiamo la tua macchina e non andiamo in un posto un po' più tranquillo?". In quel momento realizzo che la mia auto era a 30 chilometri da lì ed ero venuto insieme agli altri. Mi prende una sorta di stupido imbarazzo di essere appiedato. Mi vergognavo a chiedere aiuto ai miei amici, come se conquistare una ubriaca sia un delitto piuttosto che un vanto. Non sapevo come risolvere la questione. Non mi sentivo nemmeno granchè bene. E insomma me ne esco con la frase dell'anno. No grazie. Lei ci rimane per due secondi. Poi stizzita gira i tacchi e se ne va. Io mi collasso su una panchina a tirarmi paranoie fino a quando vengono a recuperarmi. Mi hanno riferito che la tipa tornata in compagnia ha preso da parte un paio di amiche probabilmente per riferire l'accaduto. La mia seppur fervida immaginazione non riesce a figurarsi cosa ella possa avere detto di me. Rabbrividisco soltanto. Fatto sta che tutti gli altri sono stati invitati ad una festa con queste tipe, e io no. E so anche per certo, ormai ne ho le prove, che sono un coglione. La volta che mi capita un'occasione... Lei non me la ricordo (dicono fosse abbastanza carina), ma le pere me le ricordo. Lo sapete vero che una occasione persa vale sette anni di chiavate perse? Che disastro!]

La mia ultima "disavventura" non sto neanche a raccontarla. Sappiate solo che non ci son stati nè baci nè zinne nè frasi eclatanti. Però il testo che ho copiato è scritto come io non saprei mai fare ed è simile ad una mitica occasione persa quando avevo 17 anni. Quindi l'ho rubato. Spero che l'autore non me ne voglia.
Ecco, quest' uomo è un grande compagno di sventura. Non so chi sia, cosa faccia ecc. ma un pò gli voglio anche bene. Mal comune mezzo gaudio. E alla fine penso che nel paese dei "coglioni" almeno son in buona compagnia.