sabato 31 gennaio 2009

Il n' y a plus le Gilles...


Era il mio posto preferito nella zona di Chattanooga, Tennessee. Giornate perse a far finta di pescare, alzavo gli occhi e vedevo Gilles sopra la cascatella che vegliava su di me. Fu una primavera in cui ritornai padrone ancor della mia vita, tra libri di Soriano, dialoghi sui massimi sistemi e sigarette. Un ottimo periodo. E quel Gilles ne era il simbolo.

E ora invece c'è un muro bianco. Un colpo di spugna su dei bei ricordi, il tempo che passa e si porta via tutto.

Adieu cara parete del Gilles, berrò un bicchiere alla tua..

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giovedì 29 gennaio 2009

La grande abbuffata ( M. Ferreri 1973 )



Titolo vers. francese : La grande bouffe
Regia : Marco Ferreri
Cast : U. Tognazzi, P. Noiret, M. Mastroianni, M. Piccoli, A. Ferrol, S. Blondeau
Musiche : Philippe Sarde
Durata : 130 min.
Voto :
10 + (capolavoro)









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domenica 18 gennaio 2009

Roba per Freud


Mercoledi notte, in piena fase R.E.M.

[Sono con una ragazza a Miami, Florida e stiamo attraversando un ponte. E' giorno. Lei non so chi sia, però nel sogno la conosco. Un gaglioffo con un giubbotto catarinfrangente le si avvicina, cerca di frugarle nella borsa ma me ne accorgo e lo respingo via.
Questi tira fuori un coltello, cerca la rissa. Noi non ci pensiamo un istante e scappiamo via a gambe levate.
Troviamo rifugio nell' appartamento della ragazza. Mi dice "Stai tranquillo, dormi qui stanotte." Accetto di buon grado. Arrivano i suoi coinquilini, mi squadrano ed io son un pò a disagio. Uno di loro mi dice che dovrò accontentarmi di dormire per terra, per me va bene, sono contento.
La ragazza sparisce assieme ai tipi con cui divide l' appartamento. Resto solo per un pò ed inizio a chiedermi cosa cazzo ci faccio lì. Poi lei ritorna, mi prende per mano e senza dire una parola mi conduce alla porta di un' altra stanza. Apro e ci troviamo davanti un capannone con delle giostre dentro. Nonostante siano in movimento non c'è nessuno, tranne due guardiani che hanno il compito di non far salire nessuno. Un luna park perfetto, manca solo la gente.
Stiam li a guardare, siamo di buonumore entrambi. Dopo un pò mi stanco e le dico " Montiamo su, a sto punto! " Mi sorride e accetta. Come saliamo su una macchinina i due guardiani danno in escandescenza e ci tocca scappare di nuovo. Fuori è notte. Si aggrega a noi un tizio X, che ci dice che per raggiungere la meta (piazzale delle corriere) dobbiamo per forza farci un pezzo di strada a testa sui trampoli. Inizia lui. Poi tocca a me, io lo trovo assurdo e sghignazzo, loro due (si conoscono) son serissimi invece. Salgo sui trampoli, ma dopo 10 metri cado e finisco in un canale. Guardo i miei due compagni di fuga, se ne stanno lì zitti, con un' espressione tra lo stupito e l'indignato.
Ed io, in acqua, che rido e rido e non la smetto più...]

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Ne ho fatti di sogni assurdi, comunque questo merita di sicuro la top ten.
Secondo voi il vecchio Freud che ne direbbe? Mi propongo per il futuro di scrivere qualcosa a riguardo. Ispirazione permettendo, s'intende..


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giovedì 15 gennaio 2009

Sunworshipper ( Mylo )



Uno dei miei ultimi ascolti preferiti.

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Bene, per risolvere i miei problemi e smetterla con le droghe perchè ne ho avuto abbastanza...

Forse basterà tirar fuori la mia bicicletta.

Imboccare la Highway 1.

E ritrovarmi un giorno ad Eureka, California

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giovedì 8 gennaio 2009

Occasioni perse...ebbene si comincia mica troppo bene



Le occasioni d'oro non capitano spesso, anzi quasi mai. Nella vita come nel calcio, che della vita è metafora pressochè completa. La mia ultima occasione d'oro persa è stata lunedi. Lasciam perdere che forse non è stata tutta colpa mia, tanto alla fine non cambia nulla. Fatto sta che ieri, parlando con Mike Fusaro & moglie, scopro di aver (o non aver?) fatto l'ennesima coglionata con l'altro sesso.. Nulla di grave, beninteso, ma abbastanza da farmi prendere una bella sbronza solitaria e tirare due-tre mila porkys. E stamani mi alzo alle 7, non riesco più a pigliar sonno, per i conati di stomaco ma soprattutto per il rimuginare. Accendo il PC. Scrivo su Google: " persa un occasione d oro perchè sono coglione " E trovo questo, che copio-incollo pari pari:

[Se me lo raccontassero farei fatica a crederci. Davvero. Sono cose che uno crede che non succedano. Eppure. Eppure se il protagonista della vicenda sono io accadono. O meglio: quello incredibile sono io. Allora, la questione è semplice. Sabato mi sono trovato una tetta in mano. Specifichiamo: una tetta con attaccata una persona. E nel suo piccolo una bella tetta, a dire il vero niente affatto piccola. E anche la persona non era male. Ma io ho detto no grazie. Capite? No grazie! Sono due giorni che prendo a testate il muro. Metaforicamente, ma una capocciata vera ce l'ho data, come promemoria. Quindi ho anche un bernoccolo. Vi starete domandando come mi è capitata in mano una tetta e soprattutto perchè ho detto quello che ho detto (e non pensate subito male: non ero in uno strip club). Sabato sera. Si esce io e i soliti amici. Pochi invero. Destinazione Lago Michigan. Un amico di amici è particolarmente spigliato (nonchè brutto, ma non si dice). Combina chissàcome un piacevole rande-vouz con fauna femminile. Il mio tasso alcolico era preoccupante. E infatti sono stato simpatico. Finisce che si inizia a parlare con questa fanciulla in un romantico tete-a-tete nel parchetto del paese lacustre. Non era male, almeno mi pare. Ebbene, ebbro e ingrifato ci provo. Ed ella ci sta. La bacio. Le frugo nella maglietta. Trovo delle gradevoli sorprese. E tutto ciò nell'arco di pochi istanti. Lei mi sussurra "perchè non prendiamo la tua macchina e non andiamo in un posto un po' più tranquillo?". In quel momento realizzo che la mia auto era a 30 chilometri da lì ed ero venuto insieme agli altri. Mi prende una sorta di stupido imbarazzo di essere appiedato. Mi vergognavo a chiedere aiuto ai miei amici, come se conquistare una ubriaca sia un delitto piuttosto che un vanto. Non sapevo come risolvere la questione. Non mi sentivo nemmeno granchè bene. E insomma me ne esco con la frase dell'anno. No grazie. Lei ci rimane per due secondi. Poi stizzita gira i tacchi e se ne va. Io mi collasso su una panchina a tirarmi paranoie fino a quando vengono a recuperarmi. Mi hanno riferito che la tipa tornata in compagnia ha preso da parte un paio di amiche probabilmente per riferire l'accaduto. La mia seppur fervida immaginazione non riesce a figurarsi cosa ella possa avere detto di me. Rabbrividisco soltanto. Fatto sta che tutti gli altri sono stati invitati ad una festa con queste tipe, e io no. E so anche per certo, ormai ne ho le prove, che sono un coglione. La volta che mi capita un'occasione... Lei non me la ricordo (dicono fosse abbastanza carina), ma le pere me le ricordo. Lo sapete vero che una occasione persa vale sette anni di chiavate perse? Che disastro!]

La mia ultima "disavventura" non sto neanche a raccontarla. Sappiate solo che non ci son stati nè baci nè zinne nè frasi eclatanti. Però il testo che ho copiato è scritto come io non saprei mai fare ed è simile ad una mitica occasione persa quando avevo 17 anni. Quindi l'ho rubato. Spero che l'autore non me ne voglia.
Ecco, quest' uomo è un grande compagno di sventura. Non so chi sia, cosa faccia ecc. ma un pò gli voglio anche bene. Mal comune mezzo gaudio. E alla fine penso che nel paese dei "coglioni" almeno son in buona compagnia.